di Rita Serra
Prodotti sottolio e confetture: quando e perché hai pensato di dedicarti a quest’attività?
Avevo ventiquattro anni e ho pensato di trasformare in lavoro ciò che mia madre faceva da sempre, valorizzando e sviluppando la tradizione del mondo contadino e della mia famiglia, trasformando i prodotti in eccedenza che la primavera regalava (prima non si buttava via niente), con ricette che abbiamo ereditato da generazioni. Così nel 2004 a Tula, in provincia di Sassari, è nata la ditta Pintadu.
Quali sono i prodotti di punta?
Per quanto riguarda i sottolio, i selvatici: cardi, asparagi e finocchietto. Per le confetture sono le more, il mirto, il fico d’india e il corbezzolo. Poi tutti gli altri prodotti che coltiviamo (zucchine, favette cipolle, peperoni, funghi, prugne, pesche e tanti altri ancora). Curiamo con particolare attenzione tutte le fasi, dalla coltivazione alla raccolta, dalla lavorazione al confezionamento, questo permette di arrivare a prodotti di alta qualità.
Tra le confetture mi ha particolarmente colpita quella di pomodori verdi e limone. Come viene realizzata e come la possiamo gustare?
Quella confettura è un’antica ricetta della nonna e la sua semplicità di preparazione (pomodori verdi, limone e zucchero, poi pastorizzata) rappresenta il nostro modo di lavorare le materie prime. E’ buonissima a colazione, come merenda per i bambini, per la farcitura di dolci fatti in casa, ma la consiglio soprattutto sui formaggi stagionati.
A chi ama i sottolio consiglio i cardi selvatici con il finocchietto, quest’ultimo conferisce un gusto particolare al cardo che diventa un alimento per un ottimo aperitivo.
Garantite lunghe scadenze sui prodotti senza far uso di conservanti, qual è il segreto?
Anni di esperienza e prove su prove, ma il vero segreto sono le materie prime. Utilizzo soltanto prodotti di stagione.
La tua attività è intimamente legata al territorio, in che misura questo ti ha aiutata nello sviluppo dell’impresa?
Con l’Amministrazione Provinciale e l’Università di Sassari ho partecipato a un progetto per aiutare il viaggiatore/turista nella scoperta di un territorio ricco di storia e di cultura, offrendo anche i prodotti enogastronomici locali.
E’ stato un lavoro molto bello, al quale ho partecipato con entusiasmo, ma noi piccoli produttori abbiamo necessità di essere supportati meglio. La certificazione ambientale di eccellenza del territorio è comunque un buon punto di partenza.
Oltre che nel laboratorio a Tula, dove si possono acquistare i tuoi prodotti?
Nei negozi di prodotti enogastronomici locali e tramite il sito web di Pintadu.
Progetti futuri?
A breve inizierà la costruzione di un nuovo locale per estendere la produzione a una nuova gamma di prodotti, come gli spalmabili e altri formati per le confezioni.
Tutto questo è possibile grazie all’aiuto dei miei genitori Natalina e Gavino e di mia suocera Tonina. Senza di loro, anche perché ho tre figli, sarebbe molto difficile riuscire in questa impresa, sono grata a loro per tutto il sostegno che mi danno.
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www.pintadu.com – caterina.pintadu@gmail.com – Tel. 079.48.16.579 – 349.81.07.265